INTERVENTI E TESTIMONIANZE
Il lavoro, espressione feconda e creatrice del destino dell'uomo nel mondo

di Giorgio Vittadini
Presidente Compagnia delle Opere

 

La forza trainante dei lavoro in Italia è da sempre rappresentata dalla piccola e media impresa, con i suoi 13 milioni di occupati. Un'imprenditoria che scaturisce da uno sguardo positivo al reale e da una creatività tipiche del popolo italiano, per il quale l'iniziativa personale è il punto di partenza per affrontare la realtà, cercare di migliorare la propria condizione e rispondere ai bisogni della collettività. E' con questo stesso spirito che si sono sedimentati seicento anni di storia delle opere sociali. Sin dal medioevo scuole, università, ospedali, centri di assistenza e istituti di credito sono sorti per la libera iniziativa di cittadini, associazioni, comunità religiose e politiche. Queste opere hanno anticipato l'interesse e l'azione dello Stato nei settori dell'educazione, della sanità e dell'assistenza sociale, Nel corso dei secoli l'affermazione di questa operosa tradizione imprenditoriale e solidaristica ha dato sostanza ad uno dei principi-cardine della dottrina sociale della Chiesa: il lavoro è l'espressione feconda e creatrice del destino dell'uomo nel mondo.

"La stima sincera per il lavoro ha una prova del nove, ed è l'insofferenza per la disoccupazione di tanti altri", sosteneva don Giussani in un'assemblea della Compagnia delle Opere di qualche anno fa. Ecco perché la figura coraggiosa e generosa di Uberto Mori, in cui il modo responsabile e costruttivo di affrontare la vita - le persone, il lavoro, l'impresa - si salda ad una genialità creativa, aperta all'innovazione tecnologica, costituisce una testimonianza di amore all'uomo. Ma rappresenta anche un esempio di come l'imprenditoria italiana - e in particolare il modello industriale strutturato sui distretti - sappia e possa far fronte alle nuove sfide della globalizzazione. Soltanto la valorizzazione delle comunità locali e delle imprese che ne sono l'espressione, può fungere da fattore di governo dell'economia globale, generando nelle persone un senso di appartenenza allo sviluppo sociale. E questo il senso più profondo dell'esperienza umana e imprenditoriale di Uberto Mori.