La
forza trainante dei lavoro in Italia è da sempre rappresentata dalla
piccola e media impresa, con i suoi 13 milioni di occupati. Un'imprenditoria
che scaturisce da uno sguardo positivo al reale e da una creatività
tipiche del popolo italiano, per il quale l'iniziativa personale
è il punto di partenza per affrontare la realtà, cercare di migliorare
la propria condizione e rispondere ai bisogni della collettività.
E' con questo stesso spirito che si sono sedimentati seicento anni
di storia delle opere sociali. Sin dal medioevo scuole, università,
ospedali, centri di assistenza e istituti di credito sono sorti
per la libera iniziativa di cittadini, associazioni, comunità religiose
e politiche. Queste opere hanno anticipato l'interesse e l'azione
dello Stato nei settori dell'educazione, della sanità e dell'assistenza
sociale, Nel corso dei secoli l'affermazione di questa operosa tradizione
imprenditoriale e solidaristica ha dato sostanza ad uno dei principi-cardine
della dottrina sociale della Chiesa: il lavoro è l'espressione feconda
e creatrice del destino dell'uomo nel mondo.
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"La stima sincera per il lavoro ha una prova del nove, ed è l'insofferenza
per la disoccupazione di tanti altri", sosteneva don Giussani in
un'assemblea della Compagnia delle Opere di qualche anno fa. Ecco
perché la figura coraggiosa e generosa di Uberto Mori, in cui il
modo responsabile e costruttivo di affrontare la vita - le persone,
il lavoro, l'impresa - si salda ad una genialità creativa, aperta
all'innovazione tecnologica, costituisce una testimonianza di amore
all'uomo. Ma rappresenta anche un esempio di come l'imprenditoria
italiana - e in particolare il modello industriale strutturato sui
distretti - sappia e possa far fronte alle nuove sfide della globalizzazione.
Soltanto la valorizzazione delle comunità locali e delle imprese
che ne sono l'espressione, può fungere da fattore di governo dell'economia
globale, generando nelle persone un senso di appartenenza allo sviluppo
sociale. E questo il senso più profondo dell'esperienza umana e
imprenditoriale di Uberto Mori.
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