I l lavoro:
le circostanze materiali

1978 4/6 ottobre Modena 4° Simposio della Ceramica

 

La realtà non essendo stata fatta da noi implica un nostro impegno di energia per cambiarla e per cambiare noi. il lavoro comporta una fatica ma la fatica ha uno scopo che nobilità ogni tentativo: la gloria umana di Cristo.

..il lavoro è un'espressione essenziale della vita dell'uomo ed è il modo essenziale con cui l'uomo imita Iddio. Allora un uomo stima tanto di più il lavoro quanto più è disponibile a dare tutte le sue energie per quello che Dio gli chiede.

 

Stabilimento a Cagliari

Da uno scritto di Uberto Mori
3 Nov. 1966

"Il sentimento di non essere nulla se non in funzione di tutto ciò, la inconsistenza di ogni azione umana se non eseguita in funzione di tutto ciò. E le conseguenze: le conseguenze che derivano da essere noi (fino a quando sarà possibile sentirsi tali?) strumenti nelle mani di Dio: cioè di dover rendere testimonianza che siamo e operiamo in quanto tali. Ha significato allora anche l'accettazione del proprio stato di marito, di padre, di ingegnere) per fare parte di un ordine di cose nel quale si riconosce la volontà di Dio. Io credo che chi riuscisse a veder meglio, in modo più limpido, il contenuto di queste verità riuscirebbe oltre a vivere più onestamente anche a vivere più serenamente ogni circostanza. Perché qualunque cosa accada noi la potremmo accogliere con gioia, rendoci conto di adempire a una funzione che ci è stato assegnata. E non diventa fatalismo perché noi siamo attori coscienti e non elementi passivi però il nostro agire lo uniformiamo a una superiore volontà che accettiamo e facciamo nostra".