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Costruzione
del villaggio Ghirlandina nel Centrafrica
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Scopo
della Chiesa è costruirle una civiltà della verità e dell'amore.
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Giovanni
Paolo II
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E'
il concetto evangelico di miracolo: un'umanità che non si sarebbe
mai potuta realizzare come esito di un progetto o di un'operazione.
E' un'unità della persona in tutto quel che fa e insieme un'apertura
cordiale a tutta la realtà che fa accorgere che lì Dio opera.
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Fra
i tanti possibili 2 esempi: |
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in
diocesi di Bossangoa, a Batangafo, da alcuni anni esisteva una missione
affidata alla stessa provincia dei Cappuccini emiliani, di cui faceva
parte anche la fraternità di Puianello. il vescovo di Bossangoa
auspicava la realizzazione dì un nuovo villaggio nella savana del
Centrafrica. Su indicazione di Padre Raffaele, fu coinvolto, fra
gli altri, anche l'ingegner Mori era il 1969. Questo centro avrebbe
dovuto trovare la sua materializzazione al più presto possibile,
per consentire alla diocesi una svolta decisiva nel suo operare.
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C'era
bisogno di una chiesa, di una casa per i missionari, di alloggi
e aule per i frequentatori dei corsi catechistici. Servivano pure
dispensari medici e piccole abitazioni, per le famiglie degli stessi
catechisti. Sarebbe stato utile inoltre organizzare un settore parallelo
che sviluppasse l'attività agricola, alla quale dovevano essere
avviati i catechisti. Era, infatti, necessario prepararli anche
alla moderna lavorazione dei campi. Servivano perciò magazzini,
stalle, bestiame e quant'altro fosse funzionale in una fattoria
modello, destinata a rendere autonomo il centro. In primo luogo
i problemi da risolvere, le urgenze improrogabili e, non ultime,
le pesanti preoccupazioni per le necessità finanziarie che davano
tanto da pensare all'intrepido ingegnere. Un certo giorno, dopo
essersi affaticato a lungo su ciascuno dei progetti preparatori
con il suo abituale puntiglio,
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1971.
Veduta del Villaggio Ghirlandina.
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Uberto Mori decise le soluzioni più appropriate e si dichiarò pronto
al via, anche per quanto riguardava l'aspetto economico. Si fece
carico, coscientemente, dei più piccoli particolari del progetto
e, ogni volta con puntualità, fu fedele alle scadenze fissate, assicurando
in tal modo la certezza di pervenire, alla conclusione felice di
quella difficile impresa. Anche il nome Ghirlandina fu da lui proposto
in quanto, diceva, "...in quel nome sta raccolto tutto il modenese".
A metà novembre del 1971, a Gofo, Centrafrica, fu inaugurato il
Villaggio Ghirlandina
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