avrebbero
visionato il forno e ci avrebbero aiutato a risolvere i nostri problemi.
Potemmo constatare di persona il grande rispetto e la considerazione
che lui aveva per i concorrenti, dal momento che di fronte ad un
forno che non era il suo, richiedeva l'autorizzazione del costruttore
per potere modificare o cambiare qualche pezzo. Ottenuto il permesso,
il giorno dopo l'ing. Mori mandò i suoi tecnici alla Porcelanosa
con istruzioni precise cosicché in poco tempo e con poco denaro
misero in funzione il forno. Questo episodio ci fece comprendere
fino in fondo l'animo di questa buona persona e di un buon cristiano
per il quale il bene di tutti - legato al funzionamento di quel
forno - era di gran lunga più importante che l'amor proprio. Veramente
il suo comportamento non era comune. Non ricordo di averlo mai sentito
parlar male dei suoi concorrenti. Era solito parlare bene delle
persone; piuttosto che parlare male di qualcuno stava zitto. Sempre
dimostrava un grande rispetto e amore per il prossimo. Con lui e
con l'ing.Villa, direttore generale della SACMI, cui affidammo la
realizzazione dell'impiantistica alla Porcelanosa, era nata una
profonda amicizia, caratterizzata da
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un rispetto ed una stima reciproca. Mori e l'ing.Villa erano persone
molto diverse tra loro, ma avevano lo stesso cuore. Ricordo che
un giorno incontrai casualmente l'ing. Villa in aeroporto di ritorno
da un viaggio di lavoro in Russia. Faceva molto freddo. Gli chiesi
come mai fosse senza cappotto e senza valigia. Mi rispose: "A mia
moglie racconterò che me li hanno rubati, ma prima di salire sull'aereo
ho visto un povero e gli ho dato il cappotto e la valigia''. lo
gli dicevo: "Se tutti i comunisti fossero come lei, io sarei comunista''.
E lui mi rispondeva: "Se tutti i conservatori fossero come lei,
io sarei conservatore''. Alla mia età potrei andare in pensione,
ma se Dio mi dà salute e forza voglio continuare a lavorare. lo
penso infatti che noi siamo dei semplici amministratori di quello
che Dio ci dà. E' lui che ci dà capacità, salute, ricchezza, fama
per realizzare il Suo volere e noi dobbiamo corrispondere a quanto
ci dà. Quando penso alle meravigliose conversazioni con l'ing. Mori
e all'amicizia con lui e con l'ing. Villa, mi rendo conto più intensamente
della mia responsabilità di uomo, di cristiano e di imprenditore,
impegnato a spendere i talenti che Dio mi ha dato, e cerco di migliorarmi
nei miei difetti e miserie che tutti noi abbiamo.
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