INTERVENTI E TESTIMONIANZE
Un cristiano, imprenditore

di José Soriano Ramon
Presidente Porcelanosa (Spagna)

 

avrebbero visionato il forno e ci avrebbero aiutato a risolvere i nostri problemi. Potemmo constatare di persona il grande rispetto e la considerazione che lui aveva per i concorrenti, dal momento che di fronte ad un forno che non era il suo, richiedeva l'autorizzazione del costruttore per potere modificare o cambiare qualche pezzo. Ottenuto il permesso, il giorno dopo l'ing. Mori mandò i suoi tecnici alla Porcelanosa con istruzioni precise cosicché in poco tempo e con poco denaro misero in funzione il forno. Questo episodio ci fece comprendere fino in fondo l'animo di questa buona persona e di un buon cristiano per il quale il bene di tutti - legato al funzionamento di quel forno - era di gran lunga più importante che l'amor proprio. Veramente il suo comportamento non era comune. Non ricordo di averlo mai sentito parlar male dei suoi concorrenti. Era solito parlare bene delle persone; piuttosto che parlare male di qualcuno stava zitto. Sempre dimostrava un grande rispetto e amore per il prossimo. Con lui e con l'ing.Villa, direttore generale della SACMI, cui affidammo la realizzazione dell'impiantistica alla Porcelanosa, era nata una profonda amicizia, caratterizzata da

un rispetto ed una stima reciproca. Mori e l'ing.Villa erano persone molto diverse tra loro, ma avevano lo stesso cuore. Ricordo che un giorno incontrai casualmente l'ing. Villa in aeroporto di ritorno da un viaggio di lavoro in Russia. Faceva molto freddo. Gli chiesi come mai fosse senza cappotto e senza valigia. Mi rispose: "A mia moglie racconterò che me li hanno rubati, ma prima di salire sull'aereo ho visto un povero e gli ho dato il cappotto e la valigia''. lo gli dicevo: "Se tutti i comunisti fossero come lei, io sarei comunista''. E lui mi rispondeva: "Se tutti i conservatori fossero come lei, io sarei conservatore''. Alla mia età potrei andare in pensione, ma se Dio mi dà salute e forza voglio continuare a lavorare. lo penso infatti che noi siamo dei semplici amministratori di quello che Dio ci dà. E' lui che ci dà capacità, salute, ricchezza, fama per realizzare il Suo volere e noi dobbiamo corrispondere a quanto ci dà. Quando penso alle meravigliose conversazioni con l'ing. Mori e all'amicizia con lui e con l'ing. Villa, mi rendo conto più intensamente della mia responsabilità di uomo, di cristiano e di imprenditore, impegnato a spendere i talenti che Dio mi ha dato, e cerco di migliorarmi nei miei difetti e miserie che tutti noi abbiamo.